I cartelli stradali, al netto del codice della strada, rispondono alle esigenze del paese in cui si trovano. In Italia, spesso, i cartelli dei toponimi indicano l'altezza sul livello del mare, a volte specificano la dicitura in dialetto del toponimo stesso, a volte indicano che il comune è denuclearizzato, che è una città Medaglia d'oro della Resistenza, o indicano le città gemellate o altre peculiarità del luogo. Negli ultimi anni, non so se avete notato , è u proliferare di bandiere blu, borgo più bello d'Italia, strada del vino, vie francigene e così via. Ogni paese ha una cosa da rivendicare, fino ad arrivare a Montalto Dora il cui cartello toponomastico definisce l'amena località dell'alto Piemonte come "Il paese del Cavolo", riferendosi alla produzione di Cavolo Verza cui è dedicata anche l'immancabile annuale sagra.
In Texas invece, più prosaicamente, alcuni cartelli stradali ti invitano a non creare problemi e a comportarti bene con il simpatico avvertimento "Don't mess with Texas" o riportano l'immancabile motto della città, ma i cartelli che indicano le città, i paesi e le località, insieme alla dicitura "City Limit" indicano quasi sempre la popolazione, così che tu, entrando in quel territorio, sappia di quante anime è composta quella comunità. Nel nostro viaggio ovviamente, registrare la differenza tra ciò che avevamo trovato in Europa e ciò che approciavamo in Texas, è stata l'ennesima occasione di confronto e riflessione. Sul libro Europa Texas potrete vedere e conoscere più da vicino la realtà e la storia di Odessa, Texas, 100mila abitanti circa, Paris, Texas, 25mila abitanti circa e Milano, Texas, 428 abitanti, e di altre fantastiche città dai toponimi Europei. Il sogno americano ante litteram era forse il sogno di un'altra Europa?
